Dalla dipendenza alla costruzione di un nuovo percorso di vita
L’area delle dipendenze è stata il nostro primo ambito di intervento e, nel tempo, Progetto Arca ha sviluppato tutta una filiera di servizi dedicati.
L’accoglienza notturna
L’abuso di alcol e droghe può portare alla rottura dei legami sociali e familiari e sfociare nell’impossibilità di mantenere una casa e un lavoro. Altre volte la dipendenza è la conseguenza diretta della condizione di essere senza dimora. I confini non sono mai netti e comunque, indipendentemente da come insorga, una dipendenza non trattata rende particolarmente difficile l’abbandono della strada.
In convenzione con ATS Città Metropolitana di Milano, dal 2001 diamo un primo aiuto a persone senzatetto che fanno uso attivo di sostanze, aprendo ogni sera le porte di un Centro di accoglienza notturna.
Offriamo un ambiente protetto e uno spazio di tregua dalla vita in strada a chi ha problemi di tossico e alcol dipendenza certificati e nessun posto dove andare.
Una cena e la prima colazione, la doccia e il lavaggio degli indumenti, l’ascolto e il supporto di operatori qualificati: la nostra accoglienza parte da una primissima risposta alle necessità più basilari per porre le basi di un graduale avvicinamento a percorsi di trattamento della dipendenza e di reinserimento sociale con i servizi specialistici.
L’accoglienza in comunità residenziali socio-sanitarie
Alle persone che scelgono d’intraprendere un programma di cura sono rivolte le nostre due comunità residenziali, accreditate con Regione Lombardia e convenzionate con ATS Città Metropolitana di Milano.
I 34 ospiti di queste strutture possono contare sul supporto di équipe educative che li accompagnano nel percorso di disassuefazione, di miglioramento delle loro condizioni psico-fisiche e nella ricerca delle motivazioni personali necessarie a dare un corso nuovo alla propria vita.
riprendere un ritmo regolare del sonno, prendersi cura di sé e degli spazi in cui si vive, cucinare per i compagni e svolgere attività ricreative all’aperto e in comunità.
Sono tutti momenti grazie ai quali la persona torna a dare valore a sé stessa, al tempo della giornata, all’ambiente e alle relazioni.
L’accoglienza in appartamenti in condivisione
Una terza tipologia di servizio è l’accoglienza residenziale a bassa intensità assistenziale, dedicata a persone con una lunga storia di tossico o alcol dipendenza alle spalle e pluriennali percorsi terapeutici o comunitari più o meno riusciti.
Nei nostri 4 appartamenti che accolgono 18 ospiti, sperimentiamo un modello di residenzialità leggera rivolto a persone che per condizioni di salute, precarietà abitativa e insufficienza di reddito, non sono in grado di costruirsi spazi di reale autonomia e sono prive di una rete primaria e affettiva di supporto.
Il programma ha una durata di 18 mesi rinnovabili, durante i quali l’ospite è accolto in una dimensione abitativa autonoma in co-housing e seguito da un’équipe multidisciplinare in cui centrale è la relazione con l’educatore.
Grazie a un accompagnamento personalizzato che va di pari passo con lo sviluppo di una rete di servizi territoriali di supporto, si punta al recupero del benessere e dell’equilibrio psico-fisico della persona e a gettare le basi perché possa riconquistare l’autonomia economica e abitativa, consolidarla e mantenerla nel tempo.
Ho vissuto gli ultimi due anni in un garage. Di giorno lavoravo in provincia di Piacenza e, per arrivarci, aspettavo la notte in stazione.
Quando vivi così, anche se sei uscito dalla droga, neanche un lavoro può salvarti.
Poi, poco prima di Natale, sono entrato in una casa di Progetto Arca e tante cose sono cambiate. La più importante è che ho ripreso i rapporti con mio figlio e la mia ex compagna. La vita che facevo, mi aveva fatto perdere anche loro.
Adesso il mio futuro lo vedo così: una casa e la mia famiglia.