Di fronte alle drammatiche immagini del violentissimo terremoto che ha devastato il sud-est della Turchia e il nord della Siria, provocando migliaia di vittime e di feriti, non possiamo restare a guardare.
Sono decine di migliaia le persone rimaste senza casa che si trovano in mezzo alle macerie, tra edifici crollati, sotto pioggia gelata e neve.
Progetto Arca, insieme a Remar S.O.S., ong partner per le emergenze internazionali, si è subito attivata per portare cibo, cure e beni di prima necessità a chi è sopravvissuto, ma ha perso tutto.
A 48 ore dalla tragedia, un nostro convoglio umanitario è partito con destinazione Gaziantep, epicentro del sisma in Turchia. Si compone di tre mezzi: una Cucina mobile per la distribuzione di pasti caldi, un ambulatorio di prima assistenza e un camper carico di coperte, sacchi a pelo, vestiti pesanti e kit igienici.
Il 10 febbraio, grazie alla collaborazione con Fondazione Fiera Milano, da mesi al nostro fianco per l’emergenza Ucraina, un Tir e un furgone di aiuti umanitari si sono messi in viaggio da Milano verso Antiochia e Gaziantep. Trasportano cibo, tende, coperte, sacchi a pelo, vestiario pesante e kit igienici: risorse rese disponibili dal nostro Fondo Emergenze, sostenuto dalle donazioni di cittadini e aziende.
“La situazione è drammatica, manca tutto”. Da Antiochia, capoluogo della provincia di Hatay, in Turchia, l’appello del nostro presidente Sinigallia recatosi sul posto per coordinare la distribuzione degli aiuti e avviare l’allestimento di un campo di prima accoglienza. Ci prepariamo per un intervento di lungo periodo insieme agli operatori di Remar S.O.S.
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Slovenia, Serbia, Bulgaria, Turchia. 3.094 chilometri, 32 ore di viaggio. Un nuovo convoglio umanitario, guidato da operatori e volontari di Progetto Arca, ha fatto doppia tappa: prima ad Altınüzüm (nel distretto di Gaziantep) e a seguire nella città di Samandag, dove è crollato l’80% degli edifici, per distribuire cibo, kit igienico-sanitari e altri beni di primissima necessità, agli sfollati che a migliaia vivono nelle tende, accampati lungo le strade o in auto private.
Le operazioni di aiuto sono condotte in collaborazione con alcune associazioni locali con cui ci stiamo coordinando per fornire assistenza ai sopravvissuti.
Il cibo è uno dei bisogni principali in questo momento e farlo arrivare rapidamente alle persone che ne hanno bisogno è la nostra priorità. Nel campo di Antiochia, con gli amici di Remar, è stata allestita una mensa sociale che serve centinaia di pasti al giorno. Per sostenere anche chi vive più isolato, nelle periferie e in campagna, con limitate possibilità di spostamento, andiamo di persona a consegnare pacchi viveri e beni di prima necessità famiglia per famiglia.
L’emergenza che abbiamo davanti agli occhi ha proporzioni immense.
Stiamo mettendo in campo aiuti tempestivi per dare alle comunità colpite l’assistenza di cui hanno bisogno.
Interventi e azioni rese possibili grazie ai nostri donatori che ci hanno sostenuto fin dalle prime ore e a Fondazione Mediolanum che raddoppierà le donazioni con l’obiettivo di aiutare più bambini e le loro famiglie.