Nel quartiere di Baggio a Milano, un’area di 1.200 metri quadri vede la nascita di attività e servizi pensati per la comunità e per i cittadini più vulnerabili.
È Cascina Vita Nova – Giorgina Venosta dove già dallo scorso ottobre abbiamo avviato l’accoglienza in appartamento di persone senza dimora insieme ai loro animali e aperto un salone di parrucchiere per la cura personale di chi non può permettersi un taglio.
Oggi questa cittadella della solidarietà cresce e si apre ancora di più al quartiere grazie a tre nuovi spazi di aiuto e relazione: la mensa, il social market e il guardaroba solidale.
LA MENSA. Pasti e relazione, il valore del cibo
Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, la mensa della Cascina offrirà 70 pasti a persone che vivono una condizione di difficoltà. In un ambiente accogliente e riservato, potranno consumare un pasto completo, sia a pranzo che a cena, accolte dai nostri operatori e volontari che svolgono anche un importante ruolo di supporto emotivo e relazionale.
Ai pasti serviti in mensa si aggiungeranno quelli consegnati a domicilio a chi, come le persone anziane, ha difficoltà a raggiungere la Cascina.
Pranzi e cene sono preparati da una cucina semi-industriale interna alla mensa, ristrutturata grazie al sostegno di Fondazione Mon Soleil che ha permesso anche l’avvio del servizio.
IL MARKET SOLIDALE. Uniti contro la povertà alimentare
Come la mensa, così anche il social market nasce con un forte valore relazionale, come presidio di contrasto alla povertà alimentare ma anche occasione di socialità e momento dedicato al benessere di famiglie che stanno attraversando un periodo di incertezza e che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.
Realizzato con il sostegno del Comune di Milano e dell’associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati”, si presenta come un vero e proprio market con a scaffale prodotti alimentari, per l’igiene personale e per la pulizia della casa. Lo frequenteranno 250 famiglie del territorio, segnalate dai servizi sociali, che potranno fare la spesa gratuitamente con una tessera a punti.
L’allestimento del social market è reso possibile grazie al sostegno della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che ha fornito anche un importante contributo per la mensa.
IL GUARDAROBA SOLIDALE. Abiti che aiutano a ricominciare
L’idea alla base del guardaroba solidale è di superare la semplice consegna di un ‘kit preconfezionato’ di indumenti e di dare al singolo la possibilità, e la libertà, di scegliere i propri vestiti sulla base di gusti ed esigenze personali. L’abito, in questo modo, non è più solo la risposta ad un bisogno ma diventa strumento per riconoscere dignità e promuovere l’inclusione sociale. È con questo obiettivo che H&M Italia ha scelto di collaborare alla creazione del guardaroba solidale attraverso la donazione degli arredi e di tutti i capi a disposizione.
Con noi all’inaugurazione (da sinistra): Russell M. Nelson presidente Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Lamberto Bertolè assessore al Welfare e Sicurezza del Comune di Milano, Silvia Fossati presidente Municipio 7 e Giulia Dodaro PR & Communication Manager, H&M Italia.
“La nostra volontà è quella di unire in un unico luogo servizi di accoglienza, sostegno alimentare, inclusione sociale e reinserimento lavorativo per rispondere alle diverse esigenze delle persone in difficoltà, con particolare attenzione a chi, negli ultimi due anni, è stato colpito dalla crisi sanitaria ed economica, scivolando in una condizione di povertà improvvisa.
– Alberto Sinigallia, Presidente di Progetto Arca