“Una notte di terrore puro”, racconta Khaled che dorme in una tenda in un parco di Milano dove, fortunatamente, nessun albero è caduto durante il violentissimo temporale che ha sconquassato la città nella notte tra il 24 e il 25 luglio.
Mentre infuriava il nubifragio, in strada c’erano loro, le persone senzatetto. All’improvviso travolte, dopo giorni di caldo feroce, dalla violenza inaudita di pioggia, grandine e vento.
“Non sapevamo dove scappare e così siamo rimasti qui”, ha raccontato alle nostre Unità di strada un altro signore di mezza età che ha passato la notte del disastro raggomitolato su una panchina, il suo letto.
Drammatica, la situazione il mattino dopo. Indumenti, sacchi a pelo, coperte, tende: tutto il poco che chi vive in strada aveva o è andato perso o è diventato inutilizzabile.
Grazie ai nostri operatori e volontari delle Unità di strada, che saranno presenti tutta l’estate, abbiamo portato ricambi e in questi giorni distribuiremo kit di prima necessità contenenti coperte termiche, utili anche contro l’umidità che risale dal terreno, mantelline impermeabili, asciugamani e biancheria intima.
Il nubifragio ha danneggiato anche alcune nostre strutture di accoglienza. Fra queste, in particolare, un Centro di accoglienza residenziale che ha riportato numerosi danni: le stanze si sono allagate e il tetto è stato scoperchiato. 16 nostri ospiti sono stati evacuati e portati al sicuro.
Squadre di tecnici stanno valutando l’entità dei danni così da predisporre gli opportuni interventi e tornare al più presto alla normalità.
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