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PC in wi-fi, sala medica, area bambini, servizi igienici e un punto ristoro. Dove tre settimane fa c’erano solo rifiuti e detriti, oggi sorge un grande centro moderno di vera accoglienza per le migliaia di migranti di passaggio a Milano.

Si trasferisce nei locali dell’ex Dopolavoro Ferroviario di via Tonale (angolo Sammartini) l’hub per il primo soccorso ai profughi in transito in città (7.700 persone solo nell’ultimo mese). Uno spazio di 500 metri quadrati messo a disposizione da Ferrovie dello Stato, e riqualificato in tempi record da Genio militare, Protezione Civile e Fondazione Progetto Arca, cui è affidata la gestione dell’hub.

Commenta il presidente Alberto Sinigallia:

Lo spazio, suddiviso in tre locali grandi più bagni, ospiterà gli operatori di Progetto Arca che qui potranno entrare in relazione con i migranti, parlando inglese, francese, arabo e tigrino, e fare la registrazione per poi accompagnarli per la notte nelle strutture di accoglienza.

Grazie alla rete spontanea di associazioni che hanno dato il loro contributo, l’hub è attrezzato per offrire un’accoglienza organizzata e per rendere anche meno duri i tempi di attesa.
I bambini possono finalmente giocare in uno spazio tutto loro, curato dagli operatori di Fondazione L’Albero della Vita e di Save the Children. I genitori hanno la possibilità di mettersi in contatto con i familiari del loro Paese d’origine, attraverso postazioni PC collegate a Internet, donate da Informatici Senza Frontiere. Kit di igiene personale, bottigliette d’acqua e un frasario multilingue per facilitare le comunicazioni di ogni giorno, sono distribuiti da Terre des hommes, che ha messo a disposizione anche un mediatore culturale. Un ambulatorio con medici della Asl dispensa le prime cure mediche.
A fare il resto, la generosità dei cittadini: continuano le donazioni da parte di tantissimi milanesi di abiti, scarpe e oggetti per la pulizia personale. Il nostro primo grazie va a tutti loro.

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