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“È eccezionale!” è l’espressione che Lucio ripete più spesso quando racconta la sua avventura.
Cinquantenne romano, Lucio, diplomato cuoco negli anni 80 e oggi insegnante di sostegno, è un appassionato della vita, “di questa vita trasformista, che può cambiare in un solo minuto, ma che sa accoglierti a braccia aperte se mescoli insieme volontà e umiltà”.

Infanzia complessa, diploma alberghiero, lavori saltuari, vita da single. Un giorno Lucio si accorge che i suoi risparmi sono ridotti all’osso, e al posto di un nuovo lavoro arriva lo sfratto. Il rifugio temporaneo è una roulotte, poi una sistemazione di fortuna dal fratello, ma Lucio capisce che è necessario trovare al più presto un altro tetto sotto il quale, intanto, sopravvivere.

Affranto e demotivato, accoglie il suggerimento di un amico di contattare Cinzia, la nostra responsabile dei servizi nella Capitale e da lì, dice, “mi è stata regalata la possibilità di riemergere”. È la fine del 2016 quando Lucio entra a far parte della famiglia di Casa Arca, l’appartamento dove accogliamo uomini in difficoltà abitativa aiutandoli a recuperare le energie risucchiate dalle cadute della vita e a credere ancora nei traguardi e nei sogni. Unico requisito richiesto per entrare: la volontà, un giorno, di uscire.

Una sala e una cucina in comune, e poi stanze da letto da condividere, sono gli spazi dove gli ospiti vivono le giornate scandite da attività pratiche e momenti di riflessione organizzate dall’educatrice Flavia, insieme a un bel gruppo affiatato di volontari.

Grazie a loro, infatti, Lucio ha la possibilità non solo di accedere a cure sanitarie di cui ha bisogno da tempo, ma soprattutto di ottenere un impiego prima in una cooperativa di pulizie e poi in una scuola elementare come commesso. Serietà e senso del risparmio sono le qualità che danno una marcia in più alla sua svolta. Dopo neanche un anno in Casa Arca, Lucio è pronto a rituffarsi con coraggio nel mondo.
“È eccezionale quello che mi è accaduto e tutto nel giro di pochi giorni. Ho trovato un appartamentino in affitto, che condivido con un amico ritrovato, e ho ricevuto l’incarico di insegnante di sostegno in una scuola alberghiera. È incredibile cosa ti riserva la vita” e aggiunge a testa alta:

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