Vai al contenuto

Antonio, impiegato nell’ufficio all’angolo, entra nel bar, ordina un cappuccino e consegna un maglione al banco. Fa poi il suo ingresso Virginia, studentessa che prima di andare a lezione beve la sua solita spremuta e consegna una grossa borsa contenente un cappotto.
Sono loro i tipici clienti del Bar Oasi, in zona Città Studi a Milano, gestito da Valeria e Manuela, due sorelle che al loro locale a conduzione familiare aggiungono un pizzico di originalità e di slancio solidale. In questi mesi sono diventate nostre sostenitrici dando vita all’interno del loro bar a una raccolta di indumenti caldi da destinare alle persone senza dimora.

“Questa è la grande famiglia del Bar Oasi!” racconta Valeria. “Il nostro non è un locale di passaggio: i nostri clienti ci vengono a trovare ogni giorno per un caffè, un aperitivo o anche solo per una chiacchierata. Qui si sentono come a casa, ed è per questo che rispondono in maniera naturale, e con gioia, ai nostri appelli”.
Non è la prima volta, infatti, che Valeria e Manuela chiedono ai loro clienti di attivarsi per supportare una causa sociale. È successo in passato con la raccolta di scarpe per i terremotati e la vendita di libri usati per ricostruire un canile. 
L’idea, questa volta, del sostegno ai senza dimora è venuta dopo averci contattato per poter dare una mano alla mensa di Natale.

Le due sorelle hanno consegnato tutto il raccolto di indumenti del bar al guardaroba di via Aldini. “Abbiamo visto le volontarie all’opera mentre aiutavano gli ospiti del Centro a scegliere delle scarpe. E tutt’intorno c’erano giacche, pantaloni, gonne, maglie di tutti i tipi, quasi come in un vero negozio. È bello poter donare un capo a una persona che ne ha bisogno, che può scegliere in base alle sue esigenze ma anche ai suoi gusti”.

L’attività non si ferma dopo la prima consegna al magazzino e le due bariste dal cuore d’oro continuano a promuoverla nel loro locale. Mentre Valeria attacca una locandina sulla porta d’ingresso del bar, Manuela posta su facebook lo stesso messaggio: “È ancora aperta la grande raccolta di indumenti per le persone senza dimora assistite da Progetto Arca durante l’inverno. Consegnate tutto al bancone per regalare loro un sorriso e un po’ di calore”.

Forse potrebbe interessarti anche:
La scelta di Paola: “alle persone bisogna avvicinarsi con delicatezza e rispetto”

La scelta di Paola: alle persone bisogna avvicinarsi con delicatezza e rispetto

L’Unità di strada è uno dei tanti servizi che da due anni la vedono impegnata al nostro fianco. La motivazione: “tutti devono avere una possibilità”.

L’esempio di Giampaolo, volontario “full time” alla mensa di Cascina Vita Nova

L’esempio di Giampaolo, volontario “full time” alla mensa di Cascina Vita Nova

Da quando Giampaolo ha indossato per la prima volta la pettorina dei volontari di Progetto Arca, 3 anni fa, il suo impegno è stato un continuo crescendo. Ce lo racconta in questa intervista, al termine di un turno alla mensa sociale di Cascina Vita Nova.

Il primo pensiero di Irene, il giorno dello sfratto: Non separatemi dai miei bambini

Il primo pensiero, il giorno dello sfratto: “Non separatemi dai miei bambini”

Mantenere unita la famiglia è sempre stata la sua priorità. Siamo andati a trovarla nella loro nuova casa.