60 ritratti, 60 storie e altrettanti motivi per fermarsi un momento. A conoscere, riflettere, guardare oltre le apparenze.
Nato come racconto digitale da un’idea dello scrittore Stefano D’Andrea – una foto e una storia al giorno pubblicate sulla pagina Facebook di Umani a Milano per tutto il mese di febbraio 2018 – Umani a Milano per Progetto Arca diventa un libro edito da Gribaudo in occasione del 25esimo della Fondazione.
Ritratti fotografici in bianco e nero e storie in prima persona tessono la narrazione di una Milano difficile da intercettare, quella che sfugge allo sguardo, la Milano sommersa delle persone senza dimora.
Stefano D’Andrea, ideatore del progetto di storytelling della città “Umani a Milano”, le ha incontrate e ascoltate in decine e decine di ore di conversazione, seguendo le uscite serali delle nostre Unità di strada ed entrando nella vita dei Centri di accoglienza dove ogni giorno ci prendiamo cura di loro.
Grazie alla collaborazione con Progetto Arca ho potuto parlare con chi – per le cause più differenti – non ha altro tetto se non le stelle, altro cibo se non quello ricevuto in dono, altri amici se non quelli che hanno deciso di esserlo, per un tempo limitato, per missione e per lavoro.
C’è chi dopo la scomparsa della moglie ha avuto un crollo e da allora vive in un camper parcheggiato in strada, chi è scappato da un Paese dove l’unica prospettiva sicura era la morte, chi faceva la badante e ora una casa non ce l’ha più.
Il volto di Umani a Milano per Progetto Arca è il loro, ma non solo. E’ anche il volto di chi da ospite di un Centro di accoglienza è diventato volontario della Fondazione, di una psicologa che, per andare incontro alle persone, fa il suo lavoro in strada, di chi cura malati che non hanno una casa dove portare a termine le cure, e di chi guida una cucina solidale da 5.000 pasti al giorno.
Come scrive Tito Faraci che firma la prefazione al volume:
Storie diverse ma con tanti elementi comuni. Storie che ci confermano quanto sia breve la distanza fra le nostre vite e le loro.
Aiutare loro significa aiutare noi stessi. Aiutare un mondo fatto come un mosaico, di cui ognuno è un pezzo importante. E’ quella cosa che si chiama solidarietà.