Nessuno può essere lasciato solo nei momenti più difficili della vita, soprattutto chi vive ai margini, senza una casa e una rete parentale e amicale al proprio fianco per affrontare una malattia inguaribile o il fine vita.
È da questo principio che nasce il progetto C.A.R.E. for Homeless sostenuto dal Bando Umanitario 2024 di Unione Buddhista Italiana con i fondi raccolti tramite l’8×1000.
Il progetto, in continuità con i nostri servizi legati al diritto alla cura, punta a garantire cure socio-sanitarie continuative e un accompagnamento rispettoso ed empatico alle persone senza dimora di Milano, affette da malattie severe o in fine vita.
Grazie al sostegno di Unione Buddhista Italiana potremo:
- garantire assistenza socio-sanitaria agli ammalati senza dimora dimessi dagli ospedali e accolti nel nostro Reparto Post Acute for Homeless. Il Centro, una struttura protetta che ospita 20 posti letto, offre accompagnamento sociale e cure mediche e infermieristiche post ricovero, senza le quali chi vive in strada sarebbe esposto a inevitabili ricadute e nuove ospedalizzazioni. A causa del quadro clinico compromesso da malattie croniche, i tempi di degenza delle persone che accogliamo superano spesso i 30 giorni previsti dalle convenzioni.
- attivare un servizio “Sollievo” con 5 posti letto dedicati a persone senza dimora nella fase severa o terminale della malattia. Grazie al coinvolgimento di personale medico-infermieristico e di volontari opportunamente formati, gli ospiti riceveranno assistenza sanitaria, sostegno psicologico e accompagnamento umano ed emotivo, per affrontare la malattia o il fine vita con la certezza di non essere più soli.
- formare un team di 45 operatori specializzati e 15 volontari nel delicato compito di offrire sostegno emotivo, oltre che sanitario, a persone sofferenti e gravemente malate nel tratto ultimo della loro vita. I corsi di formazione, tenuti da uno psicologo e da un esperto sui temi del lutto e del fine vita, aiuteranno il team a sviluppare e migliorare competenze indispensabili nella relazione di cura: capacità di ascolto, empatia e compassione.
Così Filippo Scianna, presidente di Unione Buddhista Italiana:
Il Bando Umanitario 2024 si basa sulla consapevolezza della connessione tra gli esseri viventi e intende valorizzare pratiche rispettose di tutte le forme di vita.
In particolare, si focalizza sul supporto nei momenti in cui la fragilità dell’esistenza si esprime in modo più evidente. Per questo i progetti selezionati promuovono la compassione, l’attenuazione della sofferenza e il rispetto dei diritti e della dignità di ciascun essere senziente.